Riscaldamento a Pavimento: Cos’è, Come Funziona, Costi e Vantaggi

Nelle soluzioni per riscaldare la propria casa, il riscaldamento a pavimento costituisce l’ultima frontiera dell’innovazione, infatti si tratta di un sistema che unisce funzionalità e grande risparmio in bolletta. Inventati negli anni Settanta, ad oggi ovviamente questi sistemi sono decisamente più efficienti e in grado di scaldare in maniera ottimale ambienti anche di grandi dimensioni, vediamo in questo articolo alcune caratteristiche, nonché i vantaggi di questa soluzione discreta ed efficiente.

Cos’è il riscaldamento a pavimento

Questa tipologia di impianto è molto diffusa soprattutto nelle case di ultima generazione, poiché integrarlo in quelle più datate comporterebbe interventi non indifferenti. In ogni caso qualora ci fossero le possibilità, si tratta di un sistema molto efficace che risponde perfettamente all’esigenza di scaldare le abitazioni nei mesi freddi. Il riscaldamento a pavimento viene detto anche a ”pannelli radianti”, e in alcuni casi può essere anche configurato per rinfrescare, oltre che sostituire perfettamente i classici radiatori per garantire comfort e vivibilità nei periodi invernali. 

Come funziona l’impianto e come è strutturato

Vediamo ora nel dettaglio il funzionamento di questi impianti nonché la loro struttura, la quale è particolarmente intuitiva. Il riscaldamento a pavimento è composto da una serie di tubazioni disposte in modo omogeneo al di sotto della pavimentazione e poggiate a pannelli isolanti. In queste scorre dell’acqua a bassa temperatura che scaldandosi trasferisce il calore verso il pavimento e poi ovviamente questo si diffonde in tutta la casa partendo dal basso e muovendosi verso l’alto fino ad avvolgere con un confortevole calore ogni spazio.

In alcuni casi, anche se più rari, il riscaldamento a pavimento è costituito da pannelli collegati a resistenze, quindi a differenza della prima tipologia, è un sistema che funziona tramite energia elettrica. Tuttavia, l’impianto con tubazioni è il più diffuso, in ogni caso si tratta di sistemi molto efficienti che sfruttando il sistema dell’irraggiamento offrono un calore costante.

Il punto di forza del riscaldamento a pavimento è proprio la presenza dei pannelli sottostanti le serpentine, poiché questi evitano che il calore si disperda, conducendolo invece verso l’alto fino ad arrivare al pavimento e successivamente all’interno della casa.

Riscaldamento_a_pavimento
Riscaldamento a pavimento

Analizzando più nel dettaglio la struttura vera e propria, è necessario ricordare che è obbligatorio rivolgersi solo a tecnici competenti per far sì che i lavori vengano svolti con precisione e durino a lungo, infatti gli impianti svolti in maniera professionale e con materiale qualitativo possono durare anche 50 anni. Realizzabile sia in abitazioni singole che condomini, il riscaldamento a pavimento è composto da pochi ma essenziali elementi: tubature in polietilene o realizzate in metallo per resistere perfettamente a usura e corrosione che hanno l’importante compito di trasferire il calore, pannelli isolanti in polistirolo sagomato o sughero che verranno incastrati al di sotto dei tubi per ricoprire uniformemente la superficie, PVC rigido in fogli per irrobustire e rendere impermeabili i pannelli proteggendoli dall’umidità, caldaia per portare la temperatura del sistema tra i 30 e i 40°C, collettori per regolare l’apertura e la chiusura dell’acqua dalla caldaia ai tubi e viceversa, infine troviamo il massetto ossia lo strato in calcestruzzo che funge da elemento riscaldante poiché entra direttamente a contatto con il pavimento.

Differentemente, l’impianto alimentato elettricamente presenterà al posto delle tubazioni, dei cavi spessi pochi millimetri posti fra il massetto e il pavimento. Dopo aver realizzato l’intero sistema si può posare qualsiasi tipologia di pavimento, infatti il riscaldamento sottostante si adatta senza rovinare nessun materiale. 

Vantaggi e svantaggi

Una tecnologia di questo tipo sicuramente presenta più pro che contro, innanzitutto partiamo con il dire che è una soluzione eco-friendly molto importante dal momento che si adatta a sistemi che utilizzano energie rinnovabili, infatti oltre che dalla classica caldaia questo riscaldamento può essere collegato a pompe di calore e pannelli solari termici. Questo è possibile perché non c’è bisogno che l’acqua raggiunga alte temperature, è sufficiente un minimo di 30°C.

Oltre a questo dettaglio molto importante, tieni presente che il riscaldamento a pavimento migliorerà la vivibilità della tua casa non solo per quanto riguarda il calore che piacevolmente intiepidirà le giornate fredde, ma anche perché renderà l’aria sana. Devi sapere infatti che il sistema evita la formazione di muffe e, non spostando l’aria, di polveri, rappresentando la soluzione migliore anche per chi soffre di allergie e per sistemi di ventilazione meccanica automatica.

Come ben saprai, l’aria calda è più leggera di quella fredda, per questo motivo, una volta che l’acqua è giunta a temperatura, il riscaldamento avvolge velocemente ogni ambiente propagando il calore in modo eccellente grazie all’irraggiamento. A tal proposito, altro vantaggio importante è quello di agire a diversi livelli in base alle stanze, infatti è possibile modulare il calore in maniera diversa in base alla stanza che si desidera riscaldare maggiormente, oppure avviare solo determinate sezioni, quindi la possibilità di gestione completamente personalizzata in base alle proprie esigenze.

Privo di elementi visibili, il riscaldamento a pavimento è una tecnologia molto discreta che si adatta a qualsiasi contesto, inoltre lascia ampia libertà per quanto riguarda la disposizione degli elementi d’arredo non comportando l’installazione di ingombranti radiatori. Fra le altre caratteristiche da tenere in considerazione, sicuramente la silenziosità è molto importante, ma anche la versatilità poiché oltre che metodo di riscaldamento, l’impianto può convertirsi a rinfrescamento abbassando la temperatura dell’acqua nelle tubature. In generale questa tipologia di sistema comporta risparmi economici non indifferenti, un riscaldamento costante grazie all’inerzia termica e necessita di una posa veloce e poca manutenzione.

Passiamo agli svantaggi, che sebbene siano pochi è giusto menzionare per dare un’informazione precisa e completa su ogni aspetto di questo argomento. Partiamo con il dire che l’impianto necessita di essere azionato almeno 24 ore prima per arrivare alla temperatura ottimale. Per quanto riguarda l’arredamento poi, ci sono alcune limitazioni, ossia è meglio non usare tappeti o troppi elementi che possono limitare l’azione dell’impianto. Sebbene abbiamo affermato che la manutenzione sia minima, può succedere che si verifichi un malfunzionamento o un guasto per il quale bisognerà rimuovere la porzione di pavimento in questione per operare. Infine, i costi da affrontare per l’installazione sono più alti rispetto a quelli dei radiatori tradizionali ma possono essere ammortizzati, nel prossimo paragrafo vedremo come. 

Costi e incentivi fiscali

Se è vero che il riscaldamento a pavimento sia un investimento importante, è anche vero che proprio perché è un intervento di riqualificazione energetica. Questo significa che il costo, che oscilla tra 50 e 110 euro al metro quadrato, può beneficiare delle detrazioni fiscali del 65%, che interessano anche le opere murarie come la realizzazione del massetto di copertura e le piastrelle. Il prezzo complessivo comunque dipende da diversi fattori come la quantità e tipologia di materiale, la manodopera, la progettazione, il tipo di caldaia. In ogni caso, scegliendo questo riscaldamento risparmierete nel tempo non solo grazie agli incentivi statali ma anche per il minor consumo di energia. Un consiglio importante è quello di scegliere solo ditte specializzate per farsi consigliare al meglio e avere lavorazioni di qualità che sfruttino al massimo le potenzialità di ogni contesto abitativo.

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