Nel nostro Paese è ormai consuetudine vedere installati sui tetti di molte abitazioni degli impianti fotovoltaici, soluzioni che permettono di produrre energia elettrica in modo efficiente, economico, e soprattutto “green”. Ma la vera rivoluzione ora è optare per gli impianti fotovoltaici con accumulo, che rientrano sicuramente tra le scelte più innovative e vantaggiose per le famiglie italiane. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Impianto fotovoltaico tradizionale e con accumulo: quali le differenze?
Il meccanismo di funzionamento di un impianto fotovoltaico è ormai noto: attraverso pannelli fotovoltaici e inverter, l’energia derivante dalla luce solare viene trasformata in energia elettrica, in modo da venire utilizzata all’interno dell’abitazione per soddisfare il consumo elettrico domestico. Ma cosa succede all’energia che non viene immediatamente consumata? In questi casi si attiva un processo denominato “Scambio sul posto“, attraverso il quale l’energia immagazzinata dall’impianto domestico viene ceduta alla rete, ottenendo un rimborso dal Gse (Gestore Servizi Elettrici).
La vera rivoluzione degli impianti fotovoltaici con accumulo risiede proprio in questo: al posto di dover “rinunciare” a utilizzare tutta l’energia prodotta dal proprio impianto durante le ore di esposizione alla luce solare, è ora possibile immagazzinarla per essere poi riutilizzata nelle ore notturne. Come questo viene reso possibile? La risposta è semplice e ingegnosa, proprio come la tecnologia utilizzata: abbinando infatti all’impianto fotovoltaico una batteria, si rende possibile accumulare la corrente prodotta nel corso della giornata, e soddisfare quindi il fabbisogno energetico proprio nel momento in cui generalmente ce n’è più bisogno, vale a dire nella fascia serale/notturna. L’innovazione degli impianti con accumulo è proprio questa: permettere di utilizzare l’energia in eccesso in un momento diverso rispetto a quando è stata prodotta.

Le Diverse Tipologie di Impianti
Possiamo distinguere i sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici in due tipologie: inverter con accumulo e batterie esterne. Nella prima tipologia, l’accumulatore è assemblato all’interno dell’inverter. Questo consente di ottimizzare lo spazio occupato, riducendo così l’impatto sull’abitazione nel quale viene installato. Per questa tipologia di sistemi di accumulo si utilizzano solitamente batterie agli ioni di litio (es. litio-ossido di nichel, litio- ferro-fosfato), più care rispetto a quelle al piombo, ma di durata considerevolmente maggiore.
Il sistema con batterie esterne porterà inevitabilmente a sistemi di accumulo più ingombranti, per quanto più economici degli inverter con accumulo. Da tenere conto inoltre delle attività di installazione, che saranno decisamente più impattanti per l’abitazione. Per questi sistemi si opta solitamente per accumulatori al Piombo – Acido (ermetici e con elettrolita in gel), come già detto meno costosi, ma più pesanti e ingombranti. Altre tipologie di batterie che si possono utilizzare per il fotovoltaico con accumulo sono le batterie al Nichel Cadmio, al Nichel (Metallo – idruro) e con tecnologia ad alta temperature.
Vantaggi
Qualsiasi tipologia di impianto fotovoltaico ha due principali obbiettivi: produrre energia pulita, e risparmiare sulla bolletta. Come già spiegato anche gli impianti fotovoltaici tradizionali permettono di ottenere un risparmio sui costi dell’energia elettrica, grazie al meccanismo dello “Scambio sul Posto”, tramite il quale viene rivenduta alla rete l’energia stoccata dall’impianto fotovoltaico e non utilizzata immediatamente all’interno dell’abitazione. Il valore rimborsato però dal Gse non è lo stesso sborsato al momento dell’acquisto, anzi, è sicuramente inferiore.
Altro fattore importante da considerare è il cosiddetto Conto Energia: il Conto Energia altro non è che una tariffa incentivante, destinata a chi riesce a soddisfare il bisogno energetico della propria abitazione consumando l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico domestico. Il maggior vantaggio economico si otterrebbe quindi se si riuscisse a consumare l’energia elettrica nel momento stesso nella quale viene prodotta dai pannelli fotovoltaici, vale a dire durante le ore diurne. Abbiamo già visto però che il maggior fabbisogno di energia solitamente si ha nelle ore serali/notturne, pertanto il vantaggio del Conto Energia va a decadere in queste condizioni. Grazie invece a un pannello fotovoltaico con accumulo, è possibile ottimizzare il guadagno per autoconsumo andando a consumare l’energia stoccata nei momenti di irraggiamento solare anche di notte.
Costi e Prezzi: un Investimento che Conviene?
Per una valutazione del prezzo “chiavi in mano” di un impianto fotovoltaico con accumulo occorre prima analizzare il prezzo dei singoli elementi che vanno a comporlo. Primo fra tutti il pannello fotovoltaico: dai 70 Euro circa per un pannello in policristallino si passa agli 85 Euro per uno composto da celle in silicio monocristallino, fino a superare i 250 Euro per un pannello ad alta efficienza. Da questa panoramica si può concludere che il costo di un pannello fotovoltaico va in media dai Euro 3.000 per uno di 3 kW di potenza, fino ai Euro 18.500 per uno di 10 kW. Questa previsione non comprende il costo del sistema di accumulo. per avere una stima del suo prezzo si può dire che varia dai Euro 3.190,00 / 4.290,00 per un sistema da 2,4 kWh fino a Euro 7.490,00 / 12.800,00 per uno da 10 kWh. Una così grande differenza nel prezzo è dovuta, oltre che ovviamente dalla potenza dell’impianto, anche dal Paese di provenienza delle batterie, dalle garanzie fornite sul prodotto, dalla competitività del produttore e di tutta la filiera collegata..
Ci sono poi da considerare i prezzi di installazione dei sistemi di accumulo, facendo la dovuta distinzione tra l’intervento che contempla l’acquisto e l’installazione in simultanea del sistema di accumulo con l’impianto fotovoltaico, oppure in due momenti separati, installando un sistema di accumulo su un sistema fotovoltaico già presente (la cosiddetta installazione in retrofit).
In ogni caso, è un dato di fatto che grazie alle evoluzioni tecnologiche, i prezzi degli accumulatori sono in continua discesa. Se a questo aggiungiamo gli incentivi fiscali statali del 50% è facile capire che l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo rimane la scelta più conveniente.
Considerazioni Finali
Un aspetto importante per valutare quanto può costare un sistema di stoccaggio è analizzare la quantità di kWh che saranno necessari. Per fare questo non basta valutare quanti kWp di fotovoltaico sono installati sul tetto o quante persone vivono all’interno dell’abitazione, ma è necessario anche valutare i consumi familiari, le abitudini, gli orari nei quali viene utilizzata più energia etc.
La domanda finale è quindi: con un impianto fotovoltaico con accumulo posso arrivare a produrre autonomamente il 100% dell’energia elettrica, azzerando quindi la bolletta? La risposta è: sì, è possibile, ma molto dipenderà dalle abitudini di consumo all’interno dell’abitazione, a quando cioè si concentrerà maggiormente l’utilizzo di energia, e al corretto dimensionamento dell’impianto, che permetterà così di avere immagazzinata l’energia sufficiente da utilizzare nella fascia serale. Da tenere ovviamente presente che i canoni fissi in bolletta non potranno essere azzerati, e dovranno sempre essere erogati al proprio fornitore di energia elettrica.
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