Per scegliere un impianto di riscaldamento per la propria abitazione è opportuno tener conto di molti aspetti tra loro interconnessi come quello del risparmio energetico che è indissolubilmente legato al tema della salvaguardia dell’ambiente. Proprio a tal proposito, negli ultimi anni sono state introdotte normative sempre più stringenti che hanno indotto i produttori a realizzare impianti di riscaldamento a basso impatto ambientale. Inoltre, le amministrazioni centrali e locali hanno cercato di sensibilizzare la cittadinanza rispetto ai temi ambientali, tra i quali rientra anche il risparmio energetico.
La risposta positiva della popolazione su tali argomenti ha portato degli enormi vantaggi sia per la diminuzione dei costi di gestione (bollette meno care) sia per le detrazioni fiscali previste in caso di spese per le modifiche agli impianti di riscaldamento, sostituendo quelli obsoleti con altri più efficienti che permettono di ridurre i consumi energetici. Inoltre, una riduzione dei consumi, oltre ad essere vantaggiosa per i notevoli risparmi a favore dei cittadini, presenta enormi benefici per l’ambiente, grazie alla diminuzione delle sostanze inquinanti che vengono immesse nell’atmosfera. Di seguito saranno illustrate le caratteristiche dei principali tipi di impianti di riscaldamento presenti attualmente in commercio.
Impianto a radiatori
Il radiatore, anche detto termosifone, è il tipo di impianto di riscaldamento più conosciuto e ancor oggi il più diffuso. I radiatori vengono realizzati in materiali come la ghisa, l’acciaio e l’alluminio.
I caloriferi in ghisa restano ancor oggi la soluzione migliore, per durata e affidabilità. Per le loro caratteristiche, ben si adattano ad ambienti che necessitano di riscaldamento continuo e per lunghi periodi della giornata. L’unico svantaggio di questi termosifoni è rappresentato dall’ingombro maggiore rispetto a quelli realizzati in altri materiali.
I termosifoni in acciaio si riscaldano e si raffreddano più rapidamente rispetto a quelli in ghisa. Sono adatti per persone che restano in casa soltanto in alcuni momenti della giornata e quindi desiderano che, in quei periodi di stazionamento, gli ambienti domestici si riscaldino velocemente. Tali caloriferi sono più leggeri di quelli in ghisa e vengono realizzati in varie forme e modelli, grazie alla fantasia dei designer, risultando così validi elementi di arredo.
Infine, vi sono i caloriferi in alluminio, molto leggeri con alta risposta sia per il riscaldamento che per il raffreddamento. Considerando la facilità di lavorazione, si trovano in commercio nelle più svariate forme, garantendo soluzioni che si adattano a qualsiasi ambiente domestico.
Un impianto di riscaldamento a radiatori, di qualsiasi materiale essi siano, ha un funzionamento molto semplice, basato su una regola fisica secondo la quale l’aria calda sale mentre quella fredda scende. Per permettere che ciò accada, la caldaia che può essere a gas, a legna, elettrica o con pompa di calore, e che ha il compito di riscaldare l’acqua a una temperatura che varia da 30° a 70° C, deve lavorare quasi costantemente. Quando l’acqua raggiunge le temperature desiderate, viene distribuita ai vari radiatori presenti nelle stanze dell’abitazione tramite una rete di tubazioni. Tuttavia, per riscaldare l’acqua e mantenerla a temperature elevate, la caldaia è sottoposta ad un intenso lavoro che, di conseguenza, causa un elevato consumo energetico, incidendo notevolmente sul costo di gestione.
Se un impianto a radiatori ha una caldaia centralizzata di tipo condominiale non è sempre consigliabile effettuare la sostituzione dell’impianto, mentre qualora l’impianto sia autonomo, potrebbe essere conveniente eliminare quello a radiatori per sostituirlo con un altro tipo di impianto più performante, che possa apportare maggiori benefici sia a livello economico, con risparmi nei costi di gestione che di efficienza e quindi ottenere migliori risultati per il comfort della casa.

Impianto di riscaldamento a pavimento
Il riscaldamento a pavimento è costituito da tubazioni o resistenze elettriche. Nel primo caso, si utilizza un impianto ad acqua a circuito chiuso, mentre nel secondo caso le resistenze elettriche sono installate sotto il pavimento, appoggiate ad appositi pannelli di isolamento. In questo tipo di impianto, il calore generato viene distribuito uniformemente dal basso verso l’alto. Nella maggior parte dei casi, vengono utilizzati impianti ad acqua che viene riscaldata da una caldaia o da una pompa di calore, ma in alcuni casi recenti anche da pannelli fotovoltaici o solari.
Con questo tipo di impianto, il calore viene distribuito in modo omogeneo fino al soffitto della stanza, a differenza degli impianti con radiatori dove il calore è tendenzialmente maggiore nei pressi del radiatore che è la fonte di emissione e diminuisce allontanandosi dallo stesso. Oltre all’uniformità di distribuzione del calore, questi impianti hanno anche un altro vantaggio che è rappresentato dal funzionamento anche a basse temperature. Infatti, “l’acqua calda di un impianto di riscaldamento a pavimento ha una temperatura compresa tra i 30 e i 40°C.”, mentre quelli a radiatori arrivano anche a 70° per un buon funzionamento.
Di conseguenza, l’impianto di riscaldamento a pavimento sia ad acqua che elettrico, offre maggiori performance sia in termini di efficientamento energetico che di praticità di utilizzo, e quindi è adatto a chi vuole ottenere una migliore distribuzione del calore all’interno della casa abbinata ad un notevole risparmio energetico che può aggirarsi ad una riduzione dei costi della bolletta di circa il 25% rispetto ai sistemi di riscaldamento con radiatori.

Riscaldamento a battiscopa
Un altro tipo di riscaldamento a basso impatto ambientale e molto vantaggioso anche dal punto di vista economico è quello a battiscopa, che si può considerare una variante di quello a pavimento. Si tratta di un impianto radiante realizzato lungo il perimetro delle stanza e quindi risulta essere meno ingombrante di quello a pavimento. Con questo impianto, inoltre, si possono mantenere asciutti i muri, grazie agli elementi posizionati sulle pareti esterne della casa. Come per l’impianto a pavimento, si possono mantenere temperature omogenee nelle stanze, con un ridotto consumo di acqua.
Riscaldamento a infrarossi
L‘impianto di riscaldamento a infrarossi è un passo avanti agli altri a livello tecnologico, ma è anche valido sotto l’aspetto del risparmio energetico. Il funzionamento avviene tramite delle onde elettromagnetiche che permettono di riscaldare le superfici delle stanze. Con questo tipo di impianto di riscaldamento è possibile ottenere un risparmio superiore al 50% rispetto alle altre soluzioni presenti sul mercato. L’unico svantaggio è il costo piuttosto elevato per l’installazione che però è giustificato dai numerosi vantaggi che offre agli utilizzatori.
Conclusioni: quale scegliere
La scelta dell’impianto di riscaldamento può risultare facile se si osserva la questione esclusivamente dal punto di vista economico. In tal modo, si tenderà ad orientarsi verso gli impianti meno costosi. Tuttavia, è importante tener conto anche di altri aspetti, come quello relativo alla tecnologia, in quanto i sistemi più all’avanguardia sono più efficienti e, nel medio e lungo periodo, possono consentire un notevole risparmio, con una riduzione dei costi di gestione, sia per i risparmi in bolletta che per i costi di manutenzione.
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