Dotare la propria abitazione di una caldaia a condensazione, significa risparmiare sulla bolletta relativamente al consumo di gas, ed anche contribuire alla salvaguardia dell’ambiente perché si dimezza il rilascio di elementi dannosi nell’ecosistema. In questa guida andremo ad analizzare tutto quello che c’è da sapere sulle caldaie a condensazione, in cosa si differiscono da quelle tradizionali e soprattutto i vantaggi.
Cosa sono le caldaie a condensazione e come funzionano
La caldaia a condensazione, quasi sempre di tipo murale, è una valida alternativa alla comune caldaia a gas, ed anzi ne rappresenta una sua evoluzione, dal momento che consente una notevole ottimizzazione dei consumi. Il motivo è piuttosto semplice: rispetto ad una caldaia tradizionale, quella a condensazione sfrutta sia il calore dei fumi originati dalla combustione dei gas (metano, gasolio o GPL), sia il vapore acqueo contenuto dai fumi.
In sintesi una caldaia a condensazione funziona così: l’acqua all’interno della caldaia viene scaldata per mezzo della combustione del gas, e a differenza di una caldaia classica viene sfruttato anche il calore del vapore acqueo che si trova nei fumi di scarico. In una caldaia tradizionale, infatti, il vapore acqueo viene rilasciato nell’atmosfera esterna attraverso un camino.
Questa fonte di energia aggiuntiva, ossia il vapore acqueo, viene utilizzata dalla caldaia a condensazione per permettere all’impianto di trattenere più calore e riversare nell’ambiente al di fuori della casa, dei fumi di scarico con una temperatura più bassa. Detto in altri termini, quello che distingue una caldaia a condensazione da una tradizionale, è la capacità della prima di adoperare il vapore acqueo alla stregua di un prodotto, perché lo rende più freddo e lo usa come carburante.
Tipologie di caldaie a condensazione
Per poter essere immessa sul mercato, una caldaia a condensazione deve essere conforme a determinati requisiti stabiliti dall’IMQ, l’Istituto Italiano Marchio di Qualità, e soggetta a controlli periodici. In commercio c’è un’ampia gamma di caldaie a condensazione, e non è quindi difficile trovare il modello più adatto alle proprie esigenze domestiche. A seconda della grandezza della propria abitazione e alla potenza che di conseguenza serve, è possibile optare per svariate soluzioni. Ad esempio, una caldaia a condensazione ad accumulo è la scelta ideale se si ha sempre bisogno di molta acqua calda in diversi ambienti della casa (bagno, cucina e così via). Nel caso, invece, in cui si abiti in un appartamento di piccole dimensioni, la caldaia a condensazione più adatta può essere quella istantanea. Con questo tipo di impianto, infatti, la caldaia entra in funziona e scalda l’acqua solo quando si aprono i rubinetti e l’acqua calda non viene immagazzinata in un boiler come avviene con la caldaia ad accumulo.
La caldaia a condensazione può essere installata sia in casa che all’esterno, in modo da non occupare spazio all’interno dell’abitazione, visto che in linea generale l’impianto è piuttosto grande; e poi, installare la caldaia all’esterno, vuol dire avere un migliore risultato dal punto di vista dell’estetica.
In ogni caso qualsiasi tipo di caldaia a condensazione è a tenuta stagna, caratteristica che la rende montabile anche in un ambiente domestico; tuttavia per una maggiore sicurezza è consigliabile l’installazione esterna. In questo caso però, al momento dell’acquisto, è opportuno controllare che il modello prescelto abbia una buona resistenza a polvere, pioggia, vento, neve e gelo: caratteristica che determina un costo maggiore del prodotto rispetto ad una caldaia da interno.

Vantaggi e svantaggi
Una buona caldaia a condensazione restituisce una molteplicità di vantaggi che si possono così riassumere: in media un risparmio energetico di oltre il 30% rispetto ad una caldaia di tipo tradizionale; una bassa emissione nell’ambiente di sostanze nocive, come gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio; costi di manutenzione molto bassi; affidabilità e benefici dal punto di vista strutturale, dal momento che installare una caldaia a condensazione non necessita della realizzazione di un sistema di collegamento a canne fumarie o camini situati sul tetto dell’edificio.
Come vedremo successivamente, l’acquisto di una caldaia a condensazione dà poi diritto a delle detrazioni fiscali ed è possibile risparmiare fino al 65% sui costi di installazione; inoltre una caldaia a condensazione può essere integrata ad altri sistemi di produzione di energia, come i pannelli fotovoltaici o le pompe di calore.
Per quanto riguarda gli svantaggi, c’è da considerare che una caldaia a condensazione permette un risparmio in bolletta se viene usata in maniera continua; se infatti si prevede di farne un utilizzo saltuario conviene di più una caldaia tradizionale. Inoltre le caldaie a condensazione necessitano di manutenzione regolare e dell’installazione di un ulteriore tubo per scaricare la condensa. Occorre poi considerare il fatto che una caldaia a condensazione, rispetto ad una di tipo tradizionale, necessita di uno scarico per la condensa.
Prezzi, risparmio e bonus
La caldaia a condensazione ha dei costi maggiori rispetto ad una caldaia tradizionale, sia per quanto riguarda il prezzo d’acquisto sia per l’installazione. In genere una caldaia a condensazione può costare dai 600 ai 1500 euro, circa il doppio quindi di un modello tradizionale. Il prezzo varia in base alla potenza. A questo si aggiungono i costi di installazione e sostituzione della vecchia caldaia, pari a circa 300-400 euro.
Come detto si può però usufruire di incentivi statali che vanno dal 50% al 65% della spesa totale dell’impianto. Da ricordare che dal 2020, il governo ha introdotto il Superbonus 110%, grazie al quale si possono avere sgravi fiscali nel caso in cui vengano sostituiti impianti di riscaldamento centralizzati negli edifici condominiali o nelle case indipendenti, come ad esempio le villetta a schiera.
Una caldaia a condensazione porta ad un incremento dell’efficienza energetica dell’impianto pari al 10-15%. Questo valore si traduce in un risparmio economico del 25-30% per gli impianti di riscaldamento domestico come i pannelli radianti, e del 15% per gli impianti come i radiatori. Un ulteriore risparmio si ha sul combustibile della caldaia a condensazione, visto che a seconda del modello di caldaia scelto si può spendere dal 10 al 30% in meno rispetto ad una caldaia tradizionale. In pratica usare una caldaia a condensazione può portare in 15 anni di utilizzo, ad un risparmio massimo di circa 4.000 euro.
Detto questo, conviene installare una caldaia a condensazione per gli impianti di riscaldamento che funzionano a bassa temperatura, come quelli a pavimento oppure a parete, e quando si tende a consumare molto per il riscaldamento.
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